ROMA – Il dirigente del Servizio Entrate Contributive dell’Inpgi, Augusto Moriga, ricorda che la comunicazione obbligatoria dei redditi percepiti per attività giornalistica autonoma nel corso del 2022 deve essere trasmessa all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani entro il 30 settembre 2023.
Sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti iscritti che nel 2022 anno abbiano svolto una delle seguenti attività di lavoro autonomo:
– libero-professionale con Partita Iva;
– attività “occasionale” con ritenuta d’acconto;
– partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti;
– cessione di diritto d’autore.
La comunicazione reddituale deve essere effettuata esclusivamente in via telematica, collegandosi al sito www.inpgi.it attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20. Per effettuare la comunicazione è necessario identificarsi tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Si ricorda che l’art. 3 del vigente Regolamento della Gestione separata Inpgi dispone che il versamento del contributo soggettivo comporta il riconoscimento di un’anzianità contributiva pari ad un anno (12 mesi), solo nel caso in cui il suo importo – compreso l’eventuale contributo aggiuntivo – non risulti inferiore al 12% (ridotto al 6% per i titolari di trattamento pensionistico diretto) del reddito minimo di cui all’articolo 1, comma 3, della legge n. 233/1990 (per l’anno 2022 pari a 16.243,00 euro).
In presenza di un importo inferiore è attribuita una minore anzianità assicurativa – rapportata al predetto importo minimo – ed è riconosciuta, in ogni caso, un’anzianità pari ad almeno una mensilità.
La procedura per la comunicazione reddituale online indicherà, in ogni caso, le mensilità attribuite in ragione del reddito dichiarato e l’eventuale contributo aggiuntivo necessario per l’attribuzione di un’anzianità pari a 12 mesi.
Si precisa che il versamento del contributo aggiuntivo è facoltativo. In sua assenza, quindi, sarà attribuita la sola anzianità connessa al reddito giornalistico dichiarato.
Si ricorda, inoltre, che l’importo del contributo a saldo dovuto, così come elaborato dalla procedura online, dovrà essere versato in unica soluzione entro il 31 ottobre 2023. Tuttavia, in fase di inserimento dei propri dati reddituali, il giornalista potrà richiedere che il pagamento sia dilazionato in tre rate mensili, a partire sempre dal 31 ottobre 2023.
C’È DA SAPERE
Assenza di reddito professionale
Sono tenuti alla comunicazione anche coloro i quali – pur non avendo conseguito redditi da attività giornalistica libero professionale – non hanno chiesto di essere sospesi dagli adempimenti contributivi per l’anno 2022. In tal caso, il giornalista interessato – pur dichiarando l’assenza di reddito autonomo – può procedere al versamento del contributo minimo e aggiuntivo utile all’acquisizione dell’anzianità contributiva riferita all’anno 2022, ovvero dichiarare di non voler versare la contribuzione e sospendere così, di fatto, la posizione assicurativa per il solo anno 2022.
Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
Non sono tenuti all’invio della comunicazione reddituale i giornalisti che abbiano svolto l’attività professionale esclusivamente nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. Infatti, per questi ultimi, gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal caso, tuttavia, ai fini dell’esonero dall’obbligo di inoltro della comunicazione reddituale, il giornalista che in precedenza è stato assicurato Inpgi per altra attività libero professionale (partita Iva, ritenuta d’acconto, cessione diritti d’autore, ecc.) che non vi avesse ancora provveduto deve necessariamente comunicare all’Inpgi le modalità con cui svolge la professione.
Sanzioni per ritardata comunicazione reddituale
L’art. 8 del vigente Regolamento Inpgi prevede, nei casi in cui l’inoltro della comunicazione reddituale sia effettuato oltre i termini di scadenza (per l’anno 2022 il 30 settembre 2023), l’addebito di una apposita sanzione per ritardata comunicazione reddituale.
Per la corretta compilazione del modello informatico da utilizzare per la comunicazione dei redditi, si rimanda alle indicazioni riportate nel sito: https://inpgi.it/comunicazione-redditi-2022-online/.
Versamento in unica soluzione o rateizzato
I contributi dovuti e risultanti dall’elaborazione della comunicazione on line possono essere versati – a scelta del giornalista – in unica soluzione entro il 31 ottobre 2023, oppure in 3 rate mensili con scadenza 31 ottobre, 30 novembre e 31 dicembre. La modalità prescelta dovrà essere segnalata nella procedura di denuncia online, barrando con un flag l’apposita casella.
Si ricorda che le scadenze di pagamento che coincidono con un giorno festivo sono automaticamente prorogate al primo giorno feriale successivo. Pertanto, il pagamento della terza rata, con scadenza 31 dicembre 2023 (domenica), sarà considerato nei termini anche se effettuato il 2 gennaio 2024 (primo giorno feriale successivo). In tal caso, però, l’importo versato – ai fini della deducibilità fiscale – non sarà attribuito all’anno 2023, ma sarà attestato come versamento effettuato nel 2024.
(giornalistitalia.it)
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