ROMA – La Riforma Cartabia, i riflessi della stessa Riforma sul mondo della comunicazione e del giornalismo italiano, i temi legati alla diffamazione a mezzo stampa, il carcere per i giornalisti – ipotesi sempre molto discussa e ricorrente – le querele temerarie, ma anche le querele di parte e la tutela del giornalismo militante.
Di tutto questo si parlerà domani, martedì 11 luglio, in Commissione giustizia del Senato, nel corso dell’Audizione pubblica che la 2ª Commissione permanente (Giustizia) di Palazzo Madama, presieduta dalla senatrice Giulia Bongiorno, avrà con la Figec Cisal, la Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione.
Nell’agenda della 64ª seduta, prevista per le ore 15.15, la Commissione Giustizia del Senato ha, infatti, fissato l’audizione con il nuovo sindacato dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione e della cultura per la quale il segretario generale Carlo Parisi ha designato il presidente Lorenzo Del Boca, l’unico a ricoprire per tre mandati l’incarico di presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e Pierluigi Roesler Franz, tra i massimi esperti sui temi della giustizia, storico cronista e inviato speciale del Corriere della Sera e della Stampa, autore di decine di delibere, mozioni e relazioni sul rapporto non sempre facile tra giornalismo e sistema-giustizia.
«Approfitto di questa occasione – afferma il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi – per ringraziare il presidente Giulia Bongiorno di questo incontro in cui domani porteremo il respiro, le istanze e le attese di una categoria, che è quella del giornalismo italiano, alle prese oggi con mille difficoltà oggettive di sistema, ma anche mille attese legittime in termini di lavoro serio e regolare».
«Attenzione: libertà di stampa – rimarca Parisi – non è licenza di diffamare. Ma bisogna mettere i giornalisti nelle condizioni di lavorare in un clima di serenità nel quale chi sbaglia deve giustamente pagare, senza però autocensurarsi preventivamente nel timore di pesanti ripercussioni, soprattutto in sede civile».
«L’audizione di Palazzo Madama – fa, infine, notare il segretario della Figec Cisal – è un’ulteriore tappa di una serie di confronti tra Figec e le massime istituzioni rappresentative del Paese che proseguiranno nei prossimi mesi».
Chi fosse interessato a seguire i lavori della Commissione, potrà farlo collegandosi sul sito internet della webtv di Palazzo Madama. (giornalistitalia.it)
Pino Nano