PESCARA – Seconda giornata di sciopero immediato al quotidiano Il Centro. L’ha decisa l’Assemblea dei giornalisti dopo aver «preso atto del silenzio della dirigenza aziendale alle richieste e alle sollecitazioni contenute nel documento del Cdr del 26 febbraio scorso. Un silenzio – sottolinea il Comitato di redazione – che alimenta il clima di disagio che si vive da settimane».
L’assemblea ha deciso, quindi, di incrociare le braccia anche oggi, martedì 5 marzo, pertanto il sito del giornale non viene aggiornato e domani, mercoledì 6 marzo, il quotidiano non sarà in edicola.
L’assemblea dei giornalisti, scusandosi con i lettori e gli edicolanti, «da sempre al nostro fianco», ribadisce «l’immediata necessità di rimpiazzare o rinnovare i contratti a termine (scaduti a fine gennaio) di due colleghi» spiegando che «i mancati rinnovi, frutto di una scomposta reazione aziendale in un momento di forte tensione sindacale, stanno comportando uno sforzo senza precedenti (nell’imminenza di un importante appuntamento elettorale per l’Abruzzo), in una redazione già fortemente rimaneggiata negli anni, e rischiano di provocare un impoverimento del prodotto».
«Oltre a ribadire la sfiducia al direttore, votata un mese fa», l’assemblea torna ad auspicare «un immediato confronto con i due azionisti di riferimento del Centro spa che in questi anni, al pari della redazione, si sono fatti carico di enormi sacrifici per garantire la tenuta del principale giornale abruzzese». Per i giornalisti è, infatti, «indispensabile la ripresa di un confronto franco ma sereno, anche per affrontare le sfide future, a partire dal rilancio del web e per lo sviluppo della multimedialità dell’informazione. La stessa redazione deve però poter essere messa nelle adeguate condizioni per affrontare queste sfide».
Incontro tra Comitato di redazione e azienda ribadito con forza dalla Figec Cisal Abruzzo anche oggi, attraverso i fiduciari provinciali Candida De Novellis (Pescara) e Donato Fioriti (Chieti), che già il 28 febbraio scorso avevano chiesto all’azienda «un segnale immediato ai giornalisti e ai lettori» nell’interesse comune di garantire la qualità dell’informazione che ha fatto del Centro un importante punto di riferimento per la regione. Piena solidarietà ai giornalisti, quindi, ma ferma richiesta a riaprire il dialogo abbassando un livello di tensione che provoca soltanto disagi e danni ad entrambe le parti». (giornalistitalia.it)
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