BOVA MARINA (Reggio Calabria) – Il Comune di Bova Marina ricorda uno dei suoi figli migliori decidendo di intitolare lo Stadio Veterani dello Sport e una via limitrofa al giornalista Tonio Licordari, scomparso il 5 maggio 2016 all’età di 71 anni.
Nato a Bova Marina il 23 agosto 1944, Antonio Licordari era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Calabria dal 14 dicembre 1983. Già vice caporedattore del quotidiano Gazzetta del Sud, per il quale ha diretto la redazione sportiva a Messina e, successivamente, quella di Reggio Calabria.
Sebbene la passione per il giornalismo l’avesse nel sangue sin da ragazzo, Tonio Licordari al giornalismo attivo c’era arrivato in età matura lasciando il posto di segretario delle Ferrovie dello Stato, in servizio negli uffici del Compartimento di Reggio Calabria, per essere assunto alla Gazzetta del Sud, il giornale che ha sempre considerato la sua casa. Così da “Voci della rotaia”, il famoso periodico dei ferrovieri italiani, sì è in breve visto catapultare nella cronaca, prima sportiva, poi cittadina e regionale, ritrovandosi a coordinare, oltre alla redazione reggina, le cronache regionali della Calabria.
Grande appassionato di sport, esperto di calcio e di ciclismo, disciplina quest’ultima praticata sempre con entusiasmo a livello amatoriale, in sella alla sua amata bicicletta, è stato tra gli artefici della costituzione dell’Ussi Calabria, il gruppo di specializzazione dei giornalisti sportivi iscritti alla Fnsi.
Consigliere regionale dell’Ordine dei giornalisti dal 1993 al 2005, consigliere regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria dal 1991 al 2014, è stato anche consigliere nazionale e componente del Collegio nazionale dei probiviri della Fnsi e componente del Collegio di disciplina dell’Odg calabrese.
«Un collega – ricorda il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi – che al fianco di Raffaele Nicolò è stato tra i protagonisti della costituzione degli istituti di categoria in Calabria contribuendo a fare la storia del giornalismo calabrese. A tratti burbero e spigoloso, in fondo era l’amico di tutti, ovvero colui che cercava sempre di non scontentare nessuno stemperando con ironia anche le situazioni più difficili. Bene ha fatto l’Amministrazione Comunale di Bova Marina a ricordarlo assieme ad altri illustri figli di Calabria che, come purtroppo spesso avviene a certe latitudini, vengono considerati tali soltanto quando c’è da chiedere loro qualcosa e non. invece. quando c’è da riconoscere il merito per quanto hanno fatto». (giornalistitalia.it)
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