PALERMO – Quattro gruppi di lavoro su cronisti, formazione, sport e uffici stampa, una presenza più capillare sul territorio, un ricco programma di corsi di formazione di qualità e dialogo con le istituzioni a tutela del lavoro dei giornalisti.
Un’occasione di confronto e dibattito sui temi più attuali della categoria a cui hanno preso parte gli iscritti nella sede confederale di via Marchese di Villabianca guidata dal segretario Giuseppe Badagliacca.
«Il mondo del giornalismo e della comunicazione si trova davanti a sfide importanti e decisive non solo per il settore ma per l’intero Paese», ha esordito Giulio Francese sottolineando che «la Figec Cisal anche a Palermo intende svolgere un ruolo da protagonista coinvolgendo quanti vogliono offrire un contributo in termini di idee e proposte».
«Abbiamo costituito i primi gruppi di lavoro – ha spiegato Francese – che si occuperanno di cronisti, formazione, sport e uffici stampa e presto ne avremo molti altri che ci consentiranno di mettere a frutto la competenza e la passione di tanti colleghe e colleghi che in questi mesi stanno aderendo alla Figec».
I gruppi di lavoro costituiti sono quattro: Formazione (composto da Sandra Pizzurro, Mauro Faso e Gabriella Ricotta; questi ultimi due con delega alla legalità e alla memoria), Cronisti (Sandra Figliuolo, Giusi Parisi e Marco Bova), Sport (Fabio Bologna, Pietro Minardi ed Edoardo Ullo) e Uffici Stampa (Roberto Immesi e Riccardo Vescovo). I gruppi avranno il compito di elaborare idee e proposte, confrontandosi con i gruppi costituiti nelle altre province siciliane.
«Quelli vissuti a Palermo sono stati due giorni pieni e intensi», ha evidenziato dal canto suo Carlo Parisi che, nel suo intervento, ha fatto il punto sugli incontri istituzionali avuti con il prefetto Massimo Mariani e il sindaco Roberto Lagalla.
«Due validi e attenti interlocutori – ha aggiunto – impegnati a favorire la rinascita di una città straordinaria, ricca di storia, arte e cultura, che per voltare definitivamente pagina deve solo avere il coraggio di fare leva sulle sue stesse contraddizioni, ribaltandole. A cominciare dalla rabbia e dalla rassegnazione. Tanto è stato fatto e tanta voglia si coglie soprattutto tra i giovani stanchi degli stereotipi che ne esaltano solo gli aspetti negativi. Figec Cisal c’è, per offrire il proprio contributo in questa battaglia di civiltà tesa a restituire alla città la sua vera immagine».
«Del resto, – ha concluso Parisi – grazie al lavoro di colleghi straordinari, a Palermo la Figec Cisal è, ormai, una realtà solida e concreta e viene percepita come una casa accogliente da quanti vogliono impegnarsi nella tutela non solo della categoria dei giornalisti, ma di tutti i settori che ospita: informazione, comunicazione, arte e cultura.
Certo, in Sicilia c’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto sul fronte degli uffici stampa e la tutela dei cronisti. Ecco perché le interlocuzioni istituzionali sono fondamentali a garanzia dell’interesse di tutti i cittadini. E per questo stiamo investendo molto sulla formazione e sui servizi agli iscritti che, grazie anche al Patronato e al Caf della Cisal, sono determinanti per la crescita e l’affermazione di un sindacato che non lascia indietro nessuno». (giornalistitalia.it)
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