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UniRai al fianco dei malati di Sla

ROMA – Vento nuovo in Rai non solo per la fine del sindacato unico, ma per l’impegno a non lasciare indietro nessuno e non voltarsi dall’altra parte davanti a chi si trova in difficoltà.

Tra le prime delibere di UniRai, il dipartimento Figec Cisal dei liberi giornalisti Rai, c’è infatti quella con la quale il Consiglio direttivo, presieduto dal segretario Francesco Palese, destina 10% delle quote associative annuali degli iscritti a “Io posso”, realtà impegnata dal 2015 nel rendere le spiagge di San Foca, Porto Cesareo e Gallipoli, nel Salento, accessibili gratuitamente con servizi dedicati alle persone con disabilità motorie o malattie altamente invalidanti come la SLA.
Lo statuto di UniRai prevede, infatti, l’impegno nella promozione e nella valorizzazione dell’informazione orientata al sociale, con particolare riferimento ai temi della disabilità e dell’inclusione.
Il Direttivo spiega che «la percentuale del 10%, relativa alle mensilità di tutto il 2024 delle centinaia di nostri iscritti, sarà erogata a favore di “Io Posso” in un’unica soluzione ad aprile, in modo che le somme siano disponibili per l’avvio della nuova stagione balneare. Ogni anno il Consiglio direttivo di UniRai individuerà una struttura alla quale destinare il contributo. Ma le donazioni non bastano. Chi fa il nostro lavoro può fare molto di più: può far conoscere al grande pubblico realtà come Io Posso che, grazie all’informazione, ha ispirato progetti simili in Emilia-Romagna, Sardegna e Basilicata, rappresentando un modello».
“Io Posso” è la scritta su un cartello che Gaetano Fuso, affetto da SLA dal 2014, ha voluto davanti al proprio letto: un incitamento a fronteggiare la malattia, un impegno ad abbattere ogni forma di barriera fisica, mentale e sociale.

Gaetano Fuso con la moglie Giorgia Rollo e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  in occasione del conferimento dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica per il suo impegno a favore dei diritti dei malati. Gaetano è morto il 14 novembre 2020 a soli 44 anni dopo una vita spesa al servizio degli altri e dei più bisognosi. Negli ultimi anni non si era piegato alla malattia ed aveva contribuito alla realizzazione del progetto “Io Posso” a San Foca (LE) per soddisfare le aspirazioni di chi vive condizioni di disabilità.

Gaetano, ex poliziotto, è scomparso nel 2020. Non si è mai pianto addosso e non ha mai voluto rinunciare a quel mare che amava tanto. I suoi insegnamenti e la sua forza d’animo hanno consentito alla moglie Giorgia Rollo di portare avanti il suo progetto con la stessa determinazione al punto da ricevere il titolo di “poliziotto ad honorem”. (giornalistitalia.it)

IL RINGRAZIAMENTO DI GIORGIA ROLLO

redazione

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