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Sì al Contratto di Servizio: nasce la nuova Rai

ROMA – Il Consiglio di Amministrazione della Rai, presieduto da Marinella Soldi, ha dato il proprio benestare al testo definitivo del nuovo Contratto di Servizio, condiviso con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a seguito degli emendamenti proposti dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il testo approvato oggi dovrà poi passare al vaglio del Consiglio dei Ministri, per essere infine pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel corso della stessa seduta, il CdA ha esaminato e approvato il Piano Industriale 2024-26, illustrato dall’amministratore delegato Roberto Sergio, e ha dato il via libera al Budget 2024.
Obiettivo primario del Piano Industriale è la trasformazione digitale dell’azienda. Il Piano, in sinergia con gli obiettivi del nuovo Contratto di Servizio 2023-28, mira ad assicurare la stabilità strutturale di Rai, raggiungendo la sostenibilità economico finanziaria mediante un percorso che trasformi l’Azienda in Digital Media Company, puntando sulle nuove tecnologie e sulla valorizzazione delle professionalità interne. Allo stesso tempo, il Piano intende ribadire l’adempimento della missione imprescindibile di Servizio Pubblico conferita alla Rai su temi prioritari nel dibattito pubblico, tra questi quello primario della sostenibilità economica, ambientale e sociale.
L’obiettivo del Piano è quello di trasformare la Rai grazie a un programma di investimenti che prevede risorse incrementali pari a 225 milioni di euro. A favorire la realizzazione degli investimenti di trasformazione digitale delineati sarà la valorizzazione di una quota di partecipazione in Rai Way spa, garantendo al contempo il mantenimento in capo a Rai della maggioranza del capitale sociale. Rai rimane comunque interessata a valutare le prospettive di sviluppo industriale della Controllata.
Il Piano prevede, inoltre, interventi di ottimizzazione del perimetro immobiliare che recepiscono le indicazioni contenute nel Piano Immobiliare già approvato a novembre 2023.
«Una nuova Rai è stata disegnata, questa mattina, con l’approvazione del Contratto di Servizio e del nuovo Piano Industriale 2024-2026».

Giampaolo Rossi

Lo afferma il direttore generale della Rai Giampaolo Rossi definendolo «un passaggio importante, atteso, al quale abbiamo lavorato tanto e  che rafforza quella che è la missione del Servizio Pubblico e allinea la Rai ai migliori broadcaster pubblici europei. E per questo voglio ringraziare tutte le strutture aziendali che hanno reso possibile questo fondamentale risultato».
«L’obiettivo nel prossimo triennio – spiega Rossi – sarà la trasformazione della Rai in digital media company, aumentando la competitività nel sistema toccando temi di vitale importanza come la transizione digitale e ambientale, la qualità dell’informazione, la valorizzazione delle filiere industriali del made in Italy. Oggi  è una giornata positiva che segna l’inizio di un passaggio tra la visione tradizionale dell’azienda e il ruolo di innovazione che la Rai sta svolgendo da diversi anni».

Roberto Sergio

Dal canto suo, l’amministratore delegato Roberto Sergio, evidenzia che «l’obiettivo ambizioso che ci pone al fianco dei grandi player internazionali, proiettando la Rai verso il futuro, è affrontare con coraggio le sfide della digitalizzazione, garantendo la stabilità economica dell’azienda, valorizzando il nostro capitale umano di professionalità e rafforzando la missione di Servizio Pubblico».
«Nel prossimo triennio – sottolinea l’amministratore delegato della Rai – lavoreremo per consolidare la centralità dell’Azienda nell’industria audiovisiva italiana, coniugando crescita e sviluppo con il perseguimento di obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale, con un approccio che possa segnare un salto di qualità e un esempio a livello internazionale».

Marinella Soldi

Per Marinella Soldi, presidente della Rai, «la giornata di oggi segna una straordinaria e storica coincidenza: il Cda Rai ha approvato insieme il nuovo Contratto di Servizio e il nuovo Piano di Industriale: due documenti finalmente in stretta sinergia, per disegnare una Rai più flessibile, digitale, orientata al futuro».
Soldi spiega che «nel Piano Industriale, a guidare le decisioni editoriali sono, da un lato, la centralità dei dati e la conoscenza dell’utente e delle sue esigenze e, dall’altro, la missione di servizio pubblico: si tratta di un passo davvero importante per l’azienda».
«È stato cruciale – sottolinea il presidente della Rai – che l’amministratore delegato abbia dato continuità al lavoro svolto negli ultimi due anni, nel costruire il Piano appena approvato, la cui attuazione prevede l’implementazione del Piano immobiliare e la valorizzazione della partecipazione societaria in Rai Way».

Francesco Palese

«Un ringraziamento – conclude Soldi – anche a tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione che sin dall’inizio hanno dato centralità a questa trasformazione, credendo per primi a quello che sarà il volto della nuova Rai».
Soddisfazione viene espressa da UniRai, il dipartimento Figec Cisal dei liberi giornalisti Rai. «Bene l’approvazione in Cda del nuovo piano industriale e del nuovo contratto di servizio», afferma Francesco Palese, segretario di UniRai e consigliere nazionale Figec-Cisal, sottolineando che «con il calo del debito di 90 milioni e l’incremento di 225 milioni per gli investimenti, inizia una nuova stagione per la Rai».
«L’auspicio – conclude il segretario di UniRai – è che sia la stagione del risanamento, del rilancio, del pluralismo e della valorizzazione del grande capitale umano, il vero motore dell’azienda. Da parte nostra ci sarà la più ampia disponibilità al dialogo. Quanto prima contiamo di confrontarci sulle nostre proposte». (giornalistitalia.it)

redazione

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