C'è da sapere

Israele – Palestina: due popoli e due Stati

MONTESILVANO (Pescara) – «Ci auguriamo tutti di giungere alla soluzione dei due Popoli e due Stati, ma per arrivarci bisogna essere in due. Con Hamas, purtroppo, non c’è nessuna possibilità di stringere accordi di pace!». A sostenerlo è il responsabile comunicazioni della federazione nazionale Italia-Israele Giuseppe Crimaldi, giornalista del quotidiano Il Mattino, intervenuto al Grand Hotel Adriatico di Montesilvano al convegno sul tema “Le Fake news su Israele: così il terrorismo di Hamas trova proseliti”.

Oscar Buonamano
Donato Fioriti

L’evento, organizzato dall’associazione Italia-Israele di Pescara presieduta da Donato Fioriti, con la collaborazione e il patrocinio di Figec Cisal, Cipas, Contribuenti Abruzzo, ha fatto registrare la presenza di un centinaio di persone. Per la Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione ha portato sul saluto il consigliere nazionale Oscar Buonamano che, con i fiduciari di Chieti (Donato Fioriti) e Pescara (Candida De Novellis) sta organizzando in Abruzzo il nuovo sindacato dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura.
L’amministratore comunale Adriano Tocco ha portato il saluto del sindaco Ottavio De Martinis, il consigliere regionale Luca De Renzis quello del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che nei giorni scorsi ha fatto issare la bandiera israeliana nel palazzo delle istituzioni aquilane.
Tra gli interventi più seguiti quelli dell’avvocato Luigi Di Corcia e di Ernesto D’Onofrio. Centrali le argomentazioni e relazioni della criminologa Rossella Di Carmine, che ha fatto notare, con l’utilizzo di slide e video, le manipolazioni e gli artifici che vengono usati per realizzare le fake news.
Dopo un minuto di raccoglimento per le morti del 7 ottobre scorso e le altre recenti, le conclusioni di Crimaldi: «Israele è avamposto di democrazia. È l’Occidente. Difendere Israele significa difendere i valori dell’Occidente, i nostri valori, minacciati da un terrorismo islamico che si pensava defunto, dopo l’11 settembre, dopo l’Isis. Devo sottolineare che incontri come questi ne faccio molti in giro per l’Italia, ma stasera la presenza massiccia, la partecipazione attiva, ha fatto vedere che Pescara c’è, rispetto ad altre metropoli che, purtroppo, hanno dato segni di cedimento con i soliti centri sociali». (giornalistitalia.it)

redazione

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