MESSINA – I primi 15 mesi della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione e lo stato dell’arte della professione giornalistica sono stati al centro della prima assemblea provinciale della Figec Cisal, celebrata a Messina nella sede di Viale Boccetta 70.
È, infatti, passato poco più di un anno da quando il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura ha iniziato la propria attività dopo 114 anni di sindacato unico. «Una impresa non facile – ha esordito Graziella Lombardo – ma, grazie al segretario Carlo Parisi e al presidente Lorenzo De Boca, siamo riusciti a sancire il pluralismo sindacale e a costruire strumenti importanti per garantire diritti e tutele a un’ampia platea di lavoratori che svolgevano attività giornalistica senza adeguati riconoscimenti retributivi e previdenziali. Una tra tutte il Contratto collettivo nazionale giornalistico Figec Cisal – Uspi.
Ed ancora i passi compiuti dalla Figec Cisal in Commissione giustizia del Senato per sostenere il cronista-giornalista di fronte all’accerchiamento giudiziario con proposte che possono segnare un cambio di passo drastico rispetto a verbose posizioni che non hanno prodotto alcun risultato. Importante, infatti, è aver messo in evidenza – ha ricordato la fiduciaria di Messina – che siamo gli unici professionisti ai quali non si ammette l’errore ma si contesta il dolo. Chiedere che il reato di diffamazione diventi un illecito civile permetterebbe, invece, di assicurarci sul rischio della diffamazione, così come accade per tutte le altre categorie professionali».
Graziella Lombardo ha spiegato che, a livello locale, si è lavorato invece «per mettere ordine nella giungla degli uffici stampa, sensibilizzando alcuni enti a bandire i concorsi per coprire i posti in organico e altri a prevederli per rispondere alle esigenze di legge».
Un tema molto sentito dai partecipanti all’assemblea provinciale della Figec Cisal di Messina, quello degli uffici stampa, «in una città – ha sottolineato Lombardo – che ha sempre mostrato poca sensibilità a un tema che è, invece, sempre più pressante soprattutto nell’era della trasformazione digitale». Tanti gli interventi che hanno posto, infatti, l’accento sulla multicanalità e il concetto di trasparenza in particolare e sull’utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni, ma non solo, dei social network, su come questi abbiano cambiato il modo di comunicare e sull’esigenza di creare sinergie fra tutti gli operatori della comunicazione.
Presenti, tra gli altri, le giornaliste Tiziana Caruso, consigliere regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, e Mimma Cucinotta, componente della giunta esecutiva dell’Uspi, che ha portato il saluto del segretario generale dell’Unione Italiana Stampa Periodica, Francesco Saverio Vetere, firmatario del contratto Figec Cisal che sta riscuotendo consenso in tutta Italia garantendo dignità ai giornalisti e sostenibilità alle aziende.
Santino Franchina, dal canto suo, ha auspicato il più ampio coinvolgimento dei colleghi nell’attività del sindacato evidenziando l’importanza di radicarsi ulteriormente sul territorio attraverso la costituzione di sezioni zonali.
Suggerimenti accolti con favore dal segretario generale Carlo Parisi, che ha ricordato che Figec Cisal nasce anche per questo, «per essere un sindacato concretamente unitario perché riunisce sotto la stessa bandiera tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dei media, dell’editoria, dell’arte e della cultura».
Parisi ha posto l’accento sull’articolazione territoriale della Figec Cisal, «strutturata a livello provinciale per essere più vicina ai lavoratori, per dare alla categoria voce e più forza, non per dividerla, perché il pluralismo è garanzia di democrazia e trasparenza». Un sindacato “per” dunque e non “contro” che ha come punto di forza “il coinvolgimento e la partecipazione”.
Anche per questo si procederà, nei prossimi giorni alla costituzione di gruppi di lavoro aperti agli iscritti che vorranno dare il proprio contributo nei vari settori dell’informazione e della comunicazione, nella formazione, nella vigilanza e nella promozione di una sempre più efficace azione a tutela dei giornalisti e di tutti gli operatori del settore. Nelle realtà importanti, come appunto è già diventata la provincia di Messina, la nomina di referenti zonali non potrà, dunque, che dare più forza e vigore ad un sindacato che, giorno dopo giorno, cresce in consenso e credibilità ridando speranza a settori per troppo tempo sfiduciati e rassegnati. (giornalistitalia.it)
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