ANDRIA (Barletta-Andria-Trani) – Il Comune di Andria intende procedere all’assunzione, a tempo pieno e determinato, di 1 Addetto Stampa in Staff al Sindaco Giovanna Bruno (Pd) ed alla Giunta di centrosinistra, ex art. 90 D. Lgs. 267/2000, da inquadrare nell’Area Funzionari e dell’Elevata Qualificazione e da assegnare all’Ufficio di Gabinetto.
L’incarico consiste nell’espletamento dei compiti di “addetto stampa” (ai sensi dell’art. 9 della legge 7 giugno 2000, n. 150), figura con compiti di diretta collaborazione con il Sindaco e la Giunta Comunale.
Il trattamento economico annuo è quello stabilito dal contratto del Comparto Funzioni Locali, oltre alla tredicesima mensilità, ad eventuali assegni per il nucleo familiare e ad eventuali altri compensi e/o indennità previsti dai vigenti contratti.
Il rapporto di lavoro sarà regolato con contratto di lavoro a tempo pieno e determinato, ai sensi dell’art. 90 del D.Lgs 267/2000, di durata non oltre la scadenza del mandato elettivo del Sindaco in carica (ottobre 2025).
Le domande di partecipazione, nelle modalità e con gli allegati richiesti nel bando, dovranno essere presentate unicamente per via telematica tramite il Portale del Reclutamento InPA entro le ore 12 del 30 settembre 2023.
La scelta dell’addetto stampa, è scritto nel bando, “stante il carattere strettamente fiduciario dell’incarico”, sarà effettuata “ad insindacabile giudizio del Sindaco” che, ai fini della selezione, potrà sottoporre a colloquio uno o più candidati.
Avendo evocato la legge 150/2000 e considerati il “carattere fiduciario dell’incarico” e la scelta “ad insindacabile giudizio del Sindaco”, più che per un “addetto stampa”, il Comune di Andria il bando avrebbe dovuto farlo per il “portavoce”.
«Ci fa ovviamente piacere che il sindaco di un importante Comune come Andria avverta il bisogno di assicurarsi la collaborazione di un giornalista, regolarmente contrattualizzato – osserva infatti Giuseppe Mazzarino, fiduciario regionale della Figec Cisal, il sindacato unitario del giornalismo, dell’editoria e della comunicazione – che però in questo caso corrisponde più alla figura del portavoce del sindaco, prevista anch’essa dalla legge, che a quella dell’addetto stampa del Comune.
È il portavoce, infatti, che risponde direttamente al sindaco, del quale cura la comunicazione verso i cittadini. L’addetto stampa, invece, risponde ai cittadini, ai quali garantisce completa informazione sulle attività dell’Ente».
Mazzarino osserva che «nel predisporre i bandi per quel che riguarda l’area dell’informazione, comunicazione o giornalismo le amministrazioni potrebbero utilmente avvalersi, a scanso di equivoci anche terminologici, della collaborazione tecnica delle organizzazioni sindacali. La Figec Cisal, che rappresenta tanto i giornalisti quanto i comunicatori e le nuove professionalità del mondo dell’informazione, dell’editoria e dei media, è a disposizione». (giornalistitalia.it)
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