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Fanpage: Saverio Tommasi ricattato e minacciato

Solidarietà al giornalista da Comitato di Redazione e Figec Cisal che chiede una tutela

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Saverio Tommasi

ROMA – Il Comitato di Redazione di Fanpage.it esprime solidarietà al collega Saverio Tommasi, 44 anni, vittima di minacce e ricatti riguardanti la diffusione di informazioni personali al fine di suggerire un’aggressione ai danni suoi e della sua famiglia, e la Figec Cisal chiede al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, massima attenzione e vigilanza per il giornalista nato a Firenze e iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania dal 2016.
A raccontare il gravissimo atto estorsivo è stato lo stesso Saverio Tommasi con un articolo su Fanpage.it. In un dettagliato articolo, corredato dagli screenshot della conversazione WhatsApp, il giornalista denuncia che è stato creato ai suoi danni un file zippato contenente una serie di dati sensibili che lo riguardano:

Saverio Tommasi con la moglie e le due figlie in un’immagine utilizzata nei gruppi per rendere riconoscibili i familiari. (Foto Fanpage.it)

«Una specie di dossieraggio, davvero ben fatto. Niente che non possa raccontare a voce alta, intendiamoci, ma comunque impressionante per la sua precisione negli indirizzi di casa e nei numeri di telefono. Chi lo ha realizzato è andato indietro nel tempo, conoscevano il mio lavoro e talune conseguenze spiacevoli che potevano creare con le loro azioni di diffusione mirate: “Ci sono molti novax che aspettano di sapere dove abiti”. Per cancellarlo mi hanno chiesto soldi. La simbologia che utilizzavano era di estrema destra, il nome del gruppo Telegram che gestiscono cita esplicitamente la doppia “SS” nazista, cioè Le Schutzstaffel, l’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco.

Uno degli screenshot con le minacce al giornalista

A proposito: il loro gruppo Telegram è ancora attivo e parte dei messaggi che mi riguardano sono in questo momento ancora fissati in alto nel gruppo. Prima mi hanno chiesto 100 euro, come si usa per i pagamenti al volo, poi dato che non pagavo mi hanno scritto dall’account del gran capo (“puoi chiamarmi Luca”) e sono saliti a 150 euro. Perché è così che funziona: alzano la posta per spingere la vittima – sopraffatta dalla paura – a pagare. Non è un negozio, è un ricatto. Perciò nessuno abbassa i prezzi, non esistono sconti, le cifre possono solo alzarsi fino al limite. Fino a quando capiscono che non è possibile spolpare altri soldi alla vittima, solo allora smettono. Nel mio caso la richiesta è diventata poi 200 euro se avessi voluto far sparire dal loro gruppo Telegram anche altre foto di persone bersagliate, di cui vedendole avevo chiesto spiegazione. Non credo che in quel caso si tratti di persone ricattate, però hanno i numeri dei loro telefoni in chiaro, gettati in pasto nel gruppo, e le loro foto (spesso si tratta soltanto di ragazzine) date in pasto agli iscritti, talvolta foto modificate in modo osceno e con il costante invito a “chiamare queste tr***” e bombardarle di messaggi».

Un altro degli screeshot pubblicati dal giornalista su Fanpage.it

«I giornalisti di Fanpage.it – afferma il Cdr – sono vicini a Saverio Tommasi, che da anni con la sua telecamera racconta la nostra società mostrandone tutte le contraddizioni. Non è la prima occasione in cui Saverio è preso di mira da frange estremiste e fatto oggetto di aggressioni e insulti. Nessun giornalista dovrebbe mai subire violenze o intimidazioni per l’esercizio della propria professione ed è allarmante che ciò continui».
«Non permetteremo – ammonisce il Cdr di Fanpage.it – che la libertà dei nostri colleghi venga minata, di muovere ricatti e intimidazioni come quelli fatti a Saverio Tommasi, che coinvolgono anche la sua famiglia. Continueremo a lavorare con integrità e passione per un giornalismo indipendente che non indietreggia neppure davanti alle minacce e non lascia solo nessun collega e nessuna collega».

Michele Albanese, responsabile Figec Cisal per la legalità

Piena solidarietà a Saverio Tommasi e a tutti i colleghi di Fanpage.it viene espressa dalla Figec Cisal, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione. Il segretario generale Carlo Parisi, il consigliere nazionale delegato per la legalità Michele Albanese e il componente della Giunta esecutiva Enzo Colimoro, ricordano che «chi fa bene il proprio mestiere, prima o poi finisce nel mirino. Con Tommaso, però, più volte minacciato e aggredito anche fisicamente per il suo lavoro di giornalista e videoreporter, questa volta si è andato ben oltre».
Per garantire serenità a Saverio Tommasi e alla sua famiglia la Figec Cisal chiede, pertanto, al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, la massima attenzione e vigilanza nei confronti del collega». (giornalistitalia.it)

LEGGI ANCHE:
L’articolo di denuncia di Saverio Tommasi su Fanpage.it

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