ROMA – «Il problema del lavoro va letto non solo da un punto di vista occupazionale, ma anche salariale». Lo afferma il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, ricordando che «solo nell’ultimo anno gli stipendi sono calati del 7,5%, messi in ginocchio dall’inflazione ma anche dal cronico ritardo dai rinnovi contrattuali».
«Anche lo Stato è inadempiente», rileva ancora il segretario generale della Cisal evidenziando che «i contratti del pubblico impiego sono, infatti, tutti scaduti. È necessario introdurre clausole di salvaguardia che consentano di rivalutare in modo sostanziale i salari anche nel caso in cui un contratto scaduto non venga rinnovato, rafforzando le indennità di vacanza contrattuale e in modo da stimolare i rinnovi». (giornalistitalia.it)
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