TORINO – Per Casagit Salute il 2022 è stato un anno di grandi cambiamenti, a cominciare dalla ripresa del forte utilizzo dei servizi, dopo lo stop causato dalla pandemia, dalle crescenti liste d’attesa del Servizio Sanitario e dalle numerose trasformazioni, incluse quelle imposte dal naufragio di Inpgi 1 con il conseguente passaggio all’Inps. Tali cambiamenti hanno inciso sul bilancio della Cassa contribuendo ad una chiusura negativa di 2 milioni e 64mila euro.
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia (l’evento rientrava nel pacchetto formazione dell’Odg) sono stati illustrati temi e novità di interesse generale, e il bilancio sociale 2022 della Cassa.
Si è trattato del secondo appuntamento in territorio piemontese (il primo si è tenuto a Cuneo) dopo l’assemblea nazionale dei delegati avvenuta lo scorso 13-14 giugno a Roma. Gianfranco Giuliani ha confermato la presenza di poco più di 53.000 iscritti a Casagit tra soci e familiari, con un calo di 333 unità rispetto al 2021, esito comunque rallentato dal fatto che la diminuzione di 788 soci nel principale piano sanitario Casagit è stato compensato dall’arrivo di 455 nuovi iscritti nei vari piani sanitari.
Le entrate contributive di poco superiori a 81 milioni di euro, più delle stime iniziali anche grazie ai contributi dei pensionati e alle entrate nei nuovi fondi, non sono bastate a evitare la chiusura del bilancio in rosso, approvato a maggioranza dall’assemblea nazionale.
Il calo è stato attribuito ad uscite decise quando il passaggio da ex Inpgi a Inps ha reso visibile la quota da versare a Casagit in precedenza quasi sempre ignorata dai soci. L’Inpgi tratteneva, infatti, la quota dalla pensione che poi versava a Casagit, compito respinto dall’Inps. La fuga ha riguardato per lo più pensionati in buona salute, poco utilizzatori della Mutua. Per questo hanno scelto di trattenere il denaro trovato direttamente nella pensione. Nei primi mesi del 2023 il numero dei pensionati si è comunque assestato con una quasi totale interruzione delle uscite.
Le previsioni del bilancio 2023 annunciano, comunque, ancora una forte perdita, superiore ai 3 milioni di euro rispetto al 2022. Da qui la necessità di studiare e applicare strategie per arginare la preoccupante situazione.
Assicurata poi la disponibilità ad aumentare la collaborazione con cliniche e liberi professionisti che accettano il tariffario Casagit per convenzioni in grado di consentire servizi ai soci in forma diretta. Infine, alla platea torinese sono stati illustrati i vari piani sanitari rammentando che sono consultabili sulla pagina web di Casagit Salute. (giornalistitalia.it)
Carola Vai
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