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Il Sindaco vuole un pubblicista iscritto da 10 anni

Ad Omegna l’ennesima singolare “selezione” che la Figec Cisal chiede di revocare subito

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Daniele Berio, sindaco di Omegna

OMEGNA (Verbano Cusio Ossola) – Per quale motivo un sindaco, che indice una “selezione” per l’assunzione di un giornalista, prevede tra i requisiti obbligatori l’iscrizione da almeno 10 anni esclusivamente nell’elenco Pubblicisti? Lo chiede il sindacato dei giornalisti Figec Cisal al sindaco di Omegna, Daniele Berio (lista civica di centrosinistra), che nel suo programma elettorale si definisce «un uomo eclettico, poliedrico, deciso e di mille idee che ci fa sempre meravigliare su come una persona sappia gestire più situazioni nello stesso momento!».

Carlo Parisi e Lorenzo Del Boca, segretario generale e presidente della Figec Cisal

In effetti, per la Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione l’avviso di selezione per l’assunzione di un giornalista (con contratto di lavoro dipendente del Comparto Regioni e Autonomie Locali – Area Istruttori) per tutto il mandato del sindaco eletto nel maggio scorso, quindi per i prossimi cinque anni, fa meravigliare non poco. Intanto per l’esclusione dal bando dei giornalisti professionisti che, avendo superato l’apposito esame di Stato, una pur minima competenza in materia dovrebbero pur averla, poi perché non sono certo i 10 anni di iscrizione all’Albo che determinano il valore professionale di un giornalista.
Ma c’è di più. «L’individuazione del soggetto da incaricare – si legge nell’avviso – sarà effettuata direttamente dal Sindaco sulla base dei curricula professionali presentati da coloro che, in possesso dei requisiti richiesti, abbiano manifestato interesse al conferimento dell’incarico in oggetto mediante presentazione di formale domanda di partecipazione in carta libera, secondo le modalità di seguito indicate ed eventuale colloquio con il Sindaco».

Il Municipio di Omegna

Non solo: «La scelta del Candidato – si legge ancora nell’avviso – sarà condotta non rapportando e mettendo in relazione il contenuto del singolo curriculum con parametri e/o valori assoluti di riferimento relativi a ciascuno degli elementi di valutazione considerati, bensì rapportando tra loro i contenuti, nel loro complesso, di tutti i curricula presentati dai soggetti candidatisi alla selezione».
Non è finita: «Il Sindaco individuerà i candidati da invitare a eventuale colloquio e successivamente procederà all’individuazione del candidato da assumere». E più precisamente il Sindaco procederà «a Suo – nell’avviso è scritto testualmente con la maiuscola –  insindacabile giudizio, a individuare, con propria disposizione sindacale, il soggetto da assumere».
Le “disposizioni finali” dell’avviso, recante la firma del “Dirigente del Servizio Finanziario e del Servizio Risorse Umane Informatica Controllo di Gestione Vicesegretario Generale”, Gian Mario Riva, si concludono sottolineando che «La valutazione operata, a seguito della selezione condotta, è intesa esclusivamente ad individuare la parte contraente legittimata alla stipula del contratto individuale di lavoro subordinato a tempo determinato e, pertanto, non dà luogo alla formazione di alcuna graduatoria di merito comparativo» e «non assume caratteristiche concorsuali e non determina alcun diritto dei candidati al posto da ricoprire».
Un solo punto trova pienamente d’accordo la Figec Cisal, quello secondo cui «Il presente avviso non vincola in alcun modo l’Amministrazione Comunale, che si riserva la facoltà di prorogarlo, sospenderlo, modificarlo o revocarlo in qualsiasi momento». Ecco, il sindacato unitario dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione e della comunicazione, Figec Cisal, al fine di evitare spiacevoli contenziosi, chiede al sindaco Daniele Berio di revocare il bando (che scade alle 11.59 di venerdì 14 luglio) e di modificarlo nel rispetto della legge 150/2000.
Insomma, se intende scegliere chi gli pare, può tranquillamente farlo nominando un Portavoce; se, invece, come è scritto espressamente nell’avviso, il giornalista dovrà, tra l’altro, coordinare “ufficio stampa e monitoraggio mass media e rapporti con i giornalisti”, rispetti i dettami della legge 150 e, soprattutto, si affidi al buon senso. Del resto, un Sindaco ha bisogno di un giornalista (pubblicista o professionista) che possa soddisfare al meglio i servizi di informazione del Comune per comunicare in maniera efficace con i cittadini. E mettere il paletto dei 10 anni, per giunta esclusivamente nell’elenco Pubblicisti, non è certo il requisito migliore per “scegliere” il giornalista più idoneo. (giornalistitalia.it)

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