STRASBURGO (Francia) – Via libera dal Parlamento europeo al testo negoziale sulle nuove norme per tutelare giornalisti, media e attivisti da querele vessatorie, azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica, note con l’acronimo inglese Slapp, volte a intimidirli o penalizzare la stampa e il dibattito pubblico.
Il testo approvato dall’Eurocamera sottolinea che le nuove norme si focalizzeranno sui casi transfrontalieri, ovvero quelli in cui il convenuto, il ricorrente e il tribunale sono di Paesi diversi o quando l’atto di partecipazione pubblica, che si tratti di un articolo di stampa, di un post sui social media, di un video, di una ricerca o di un’opera d’arte, ha rilevanza per più di uno Stato membro.
Gli Stati membri non potranno riconoscere le sentenze di azioni Slapp decise in paesi non UE nei confronti di persone fisiche e società residenti nel proprio territorio, e sarà previsto un risarcimento del tribunale nazionale per le parti interessate.
Il testo chiede, infine, ai governi dell’Ue di raccogliere dati in maniera regolare sulle decisioni giudiziarie di modo che la Commissione Ue possa istituire un registro Ue sulle Slapp monitorando il fenomeno e i principali utilizzatori.
«Le cause legali abusive – ha spiegato il relatore del testo Tiem Wolken – stanno dissuadendo le voci critiche dal portare alla luce questioni di interesse pubblico. Giornalisti e attivisti sono una pietra miliare delle nostre democrazie e dovrebbero poter lavorare senza subire intimidazioni. Con questa direttiva intendiamo garantire che siano protetti in tutta l’UE, che le vittime ricevano un sostegno finanziario e psicologico e che vi sia una definizione più ampia dei casi transfrontalieri. I nostri tribunali non possono essere terreni di gioco per i ricchi e i potenti».
Con il via libera mercoledì si apriranno i negoziati tra il Parlamento europeo e gli Stati membri sulla forma finale della legislazione. I ministri dell’Ue hanno concordato la loro posizione negoziale il mese scorso. (ansa)
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