Sindacato

Giornalisti: legalità è diritto all’informazione

PESCARA – «La riforma della giustizia non è contro qualcuno o qualcosa. È per avere una giustizia migliore, più efficiente e più rapida. Il problema non è l’uso, ma l’abuso delle intercettazioni telefoniche, che sono un mezzo indispensabile di ricerca della prova, attraverso la pubblicazione di atti estranei rispetto alla rilevanza penale dell’indagine». Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ha così risposto al segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, che in occasione del convegno “Legalità… parliamone”, nella Sala dei Marmi della Provincia di Pescara, alla presenza del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, ha espresso «preoccupazione per la bozza di decreto che rischia di frenare ulteriormente il diritto di cronaca, quindi il diritto dei cittadini ad essere informati, mettendo la sordina su fatti di rilevante interesse pubblico».
«Si può essere d’accordo con il ministro Nordio sulla necessità di un bilanciamento che eviti barbari sensazionalismi – ha sottolineato Parisi – ma la stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni, possibile solo quando il contenuto è agli atti del processo, rischia di trasformare – complice anche la lentezza della macchina della giustizia – la legittima esigenza di tutelare la dignità dei soggetti estranei alle indagini in un bavaglio alla libertà di stampa».

Il convegno “Legalità … parliamone” nella Sala dei Marmi della Provincia di Pescara

Organizzato dal sindacato di polizia Coisp, con il patrocinio della Provincia di Pescara e la collaborazione della Figec Cisal Abruzzo e dell’Istituto Internazionale di Criminologia, Sicurezza e Scienze Forensi, il convegno, moderato dal giornalista Donato Fioriti, direttore di Radio Luce Abruzzo (Inblu 2000) e dirigente della Figec Cisal, ha richiamato l’attenzione sugli impegni del Governo in materia di sicurezza.

Donato Fioriti

«La sicurezza – ha ricordato Molteni – non è mai un costo, ma sempre un investimento» sottolineando che «un Paese senza sicurezza e legalità è un Paese che non cresce, non si sviluppa, non attrae servizi e capitali, non garantisce i diritti».
Dichiarazioni che hanno stimolato gli interventi dei segretari generale e provinciale del Coisp, Domenico Pianese e Gianni Catitti, che hanno «confidato nell’impegno del Governo Meloni per un piano quinquennale di investimenti per fronteggiare la drammatica carenza di risorse umane, strumentali e logistiche».
Il convegno di Pescara, che ha visto protagonisti i sindacati autonomi, ha offerto anche lo spunto per sottolineare l’importanza dei “presidi di legalità” e del pluralismo sindacale. «Il sindacato – ha affermato il sottosegretario Molteni – è uno strumento indispensabile di stimolo alla politica e per essere tale non può che essere plurale».

Giovanni Catitti, Carlo Parisi, Domenico Pianese, Nicola Molteni e Giancarlo Di Vincenzo

A tal proposito, Carlo Parisi ha sottolineato la scelta del nuovo sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dei media, dell’editoria, dell’arte e della cultura di organizzarsi a livello provinciale «perché con la chiusura di redazioni e uffici di corrispondenza è necessario essere ancora più presenti sui territori al fianco dei colleghi, dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese serie, per fare la propria parte nella battaglia per la legalità, la tutela del lavoro, il diritto all’informazione e la crescita culturale».

Donato Fioriti, Giuseppe Mazzarino, Nicola Molteni e Carlo Parisi

Con il segretario generale Parisi, per la Figec Cisal erano presenti i fiduciari di Chieti e Pescara, Donato Fioriti e Candida De Novellis, e il componente della Giunta esecutiva Giuseppe Mazzarino che ha portato il saluto del delegato per la legalità, Michele Albanese, che per motivi di salute non ha potuto partecipare all’evento e illustrare i progetti della Figec Cisal, oltre che offrire la propria testimonianza di giornalista minacciato dalla ’Ndrangheta e costretto a vivere, da nove anni, sotto scorta. Presente anche l’avv. Rodrigo Verticelli, commissario regionale della Cisal per l’Abruzzo, sempre in prima linea nelle battaglie per l’affermazione dei diritti dei cittadini.

La Sala dei Marmi della Provincia di Pescara

Il convegno “Legalità… parliamone” di spunti di riflessione ne ha offerti tanti e di rilevante attualità. Nell’era digitale in cui viviamo, il ruolo dei giornalisti e il concetto di legalità e libertà di stampa sono, infatti, diventati temi di grande interesse e dibattito. Con il nuovo disegno di legge sulla Giustizia, elaborato dal ministro Carlo Nordio e approvato dal Governo Meloni, il timore di un nuovo “bavaglio per i giornalisti” è più che legittimo perché incide nella sfera che comprende qualsiasi misura o pratica che limita la libertà di espressione e di informazione.

Giuseppe Mazzarino e Nicola Molteni

Ciò può includere leggi, come la Cartabia, che penalizzano il giornalismo d’inchiesta, restrizioni sull’accesso alle fonti di informazione, intimidazioni o minacce rivolte ai giornalisti, eccessiva censura governativa o controllo dei media da parte di interessi politici o economici. Per questo, a Pescara, al sottosegretario Molteni la Figec Cisal ha espresso viva preoccupazione sui destini della libertà di stampa e il ruolo dei giornalisti che forniscono notizie, analisi e commenti sulle questioni di interesse pubblico, agendo come “guardiani” della società, contribuendo alla trasparenza e al controllo del potere.
«La libertà di stampa è sempre più minacciata ed è necessaria un’azione urgente per preservarla», ha evidenziato il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, richiamando l’attenzione sui numerosi casi in cui i giornalisti sono stati oggetto di querele temerarie, intimidazioni, minacce o censura a causa del loro lavoro di indagine e di denuncia di atti di corruzione, abusi di potere o violazioni dei diritti umani. E «difendere il diritto dei cittadini all’informazione e il dovere dei giornalisti a informare non è una difesa di casta».

Il cronista Saverio Occhiuto con Carlo Parisi

«Libertà di stampa – ha ricordato Parisi – non è licenza di diffamare e chi tra i giornalisti sbaglia deve pagarne le conseguenze senza alcuno sconto, specie se si rende protagonista di azioni dolose. Ma per questo esistono già le leggi, che sono tutt’altro che tenere nei confronti dei giornalisti».
La legalità rappresenta, infatti, il fondamento su cui si basa una società giusta e equa. È attraverso la legge che si stabiliscono i principi di convivenza e si garantiscono i diritti fondamentali dei cittadini. I giornalisti svolgono un ruolo essenziale nel monitorare l’applicazione della legge e nell’informare il pubblico su eventuali violazioni o abusi. La loro capacità di agire senza restrizioni è fondamentale per garantire che nessuno sia al di sopra della legge e che tutti siano uguali davanti a essa. Non a caso la Figec Cisal è impegnata, sin dalla sua costituzione, a tutelare il ruolo degli operatori dell’informazione “cacciatori di verità” della società che, attraverso il loro lavoro di ricerca, indagine e diffusione delle informazioni, contribuiscono a rivelare ingiustizie, corruzione e violazioni dei diritti umani. Il loro impegno nel porre domande difficili, nel mettere in luce storie scomode e nel documentare le violazioni delle leggi aiuta a tenere responsabili i potenti e a promuovere la giustizia.

Il convegno organizzato a Pescara dal Coisp con Figec Cisal e Rea

Tuttavia, questa sfida non è priva di rischi. Non solo fisici. Il tema centrale è sempre il “bavaglio ai giornalisti” e negli ultimi anni sono emersi diversi tentativi di limitare la libertà di stampa attraverso normative restrittive e azioni legali contro i giornalisti. Restrizioni che possono essere considerate un “bavaglio” perché impediscono ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro in modo efficace. Queste misure spesso mirano a intimidire i giornalisti, a limitare l’accesso alle informazioni o a penalizzare la divulgazione di notizie scomode per il potere. Questo rappresenta una minaccia diretta per la legalità e la democrazia, in quanto priva i cittadini di informazioni cruciali per prendere decisioni informate.

L’aula consiliare della Provincia di Pescara

La difesa della libertà di stampa è per questi motivi al centro dell’azione della Figec Cisal, unitamente a quelle per il pluralismo, l’autonomia e la tutela dei diritti e della dignità umana e professionale. In una società civile e democratica tutti dovrebbero stare dalla parte dei giornalisti garantendo che possano operare senza timori o restrizioni perché l’esercizio di un giornalismo critico e indipendente è fondamentale per il controllo del potere e per la tutela dei diritti dei cittadini. Un percorso sempre più difficile, considerata l’influenza sempre maggiore di interessi politici ed economici sui media, che minacciano la diversità dell’informazione e la pluralità delle opinioni.
La legalità e la legge sulla giustizia sono, insomma, elementi fondamentali per il corretto funzionamento di una società democratica. È importante trovare un equilibrio tra la tutela dei diritti e delle libertà individuali e la necessità di preservare l’ordine pubblico e il benessere sociale.

Carlo Parisi, Domenico Pianese e Nicola Molteni

Il ruolo dei giornalisti non può essere sottovalutato. Pertanto, è essenziale garantire che essi possano operare liberamente, senza restrizioni indebite o minacce.
Carlo Parisi lo ha ribadito a Pescara, davanti al sottosegretario all’Interno, al Prefetto, ai poliziotti, ai cittadini, sottolineando l’impegno e la battaglia civile e democratica che la Figec Cisal conduce contro il bavaglio per una chiamata all’azione di tutti i cittadini per proteggere e preservare la libertà di stampa e il diritto all’informazione. (giornalistitalia.it)

Roberta Spinelli

 

Roberta Spinelli

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