CASSANO ALL’IONIO (Cosenza) – «Ad una ragazza che all’università mi chiedeva di dare una definizione con una parola della libertà di stampa ho risposto: ossigeno». Sul palco del Teatro Comunale di Cassano Ionio, Giancarlo Tartaglia ha ritirato il 37° Premio Troccoli Magna Graecia per la sezione Giornalismo sottolineando che «la libertà di stampa è l’ossigeno della democrazia. La democrazia vive – ha spiegato il massimo esperto del giornalismo italiano – se c’è una stampa libera, pluralista, autonoma. E questo fondamento è per tutta la società civile. Quindi anche le comunità locali vivono, crescono, si sviluppano soltanto se c’è un pluralismo dell’informazione, una libertà di stampa diffusa. Il che significa avere anche una classe giornalistica diffusa perché l’informazione pluralista ha bisogno di giornalisti professionisti che rispondano ad una deontologia professionale e che possano garantire un’informazione per tutti».
Nel ricevere il Premio Troccoli Magna Graecia dalle mani di Carlo Parisi, direttore di Giornalisti Italia e segretario generale della Figec Cisal, il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dei media, dell’editoria, dell’arte e della cultura, Tartaglia sotto lo sguardo sempre più innamorato della moglie Alessandra Rossi, si è quindi detto «particolarmente felice di questo riconoscimento, non solo perché mi sono sempre considerato un ragazzo del Sud, ma perché essendo nato a Massafra, nel cuore della Magna Graecia, mi sento figlio della Magna Graecia».
Segretario generale della Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi” e storico direttore della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dal 1985 al 2021, Giancarlo Tartaglia, laureato in giurisprudenza, è il tecnico più esperto in materia di lavoro giornalistico. Nell’albo d’oro della manifestazione succede a Franco Siddi, lo storico segretario generale della Fnsi che Tartaglia da direttore ha affiancato per quasi trent’anni in grandi battaglie per la professione e la libertà di stampa in Italia e all’estero e di cui Carlo Parisi è stato segretario generale aggiunto.
Carlo Parisi, nel presentare Tartaglia, ha sottolineato che «Giancarlo non è soltanto la storia degli ultimi 50 anni degli istituti di categoria dei giornalisti, ma è la storia del giornalismo italiano. Una storia di amore vero per la professione e la categoria, di chiarezza e di rigore, ma nel contempo di signorilità e di rispetto verso le persone e verso il giornalismo che è studio, ricerca, lavoro e fatica ed in quanto tale va adeguatamente tutelato e retribuito».
Parisi ha, quindi, ringraziato la famiglia Zuccaro e Pierfranco Bruni «per l’impegno gravoso e solitario di portare avanti un premio che rappresenta un fiore all’occhiello per la cultura italiana che il ministro Gennaro Sangiuliano si sta sforzando di tutelare e valorizzare».
Organizzata dal Centro di Ricerche e Studi Economici e Sociali per il Mezzogiorno, presieduto da Martino Zuccaro, con la collaborazione del quotidiano on line Giornalisti Italia, l’edizione 2023, condotta da Rosanna Mortati, è stata dedicata all’Anno europeo delle competenze e alle opportunità per le persone e l’economia dell’Unione europea con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, del Comune di Cassano all’Ionio, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, della Figec Cisal – Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, del Sindacato Giornalisti della Calabria, del Circolo della Stampa Pollino Sibaritide.
In un gremitissimo Teatro Comunale, alla presenza del sindaco Gianni Papasso e dell’assessore regionale alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare, Politiche sociali e per la famiglia, Gianluca Gallo, grande assente per motivi di salute l’uomo macchina del premio Martino Zuccaro, al quale si deve la geniale intuizione del Premio Troccoli Magna Graecia che, nel corso delle 37 edizioni, ha conquistato di diritto un posto di rilievo nel panorama letterario e giornalistico italiano, soprattutto per la ricerca e la promozione culturale sia dei grandi protagonisti del passato che dei nuovi talenti.
A fare gli onori di casa, facendo funzionare come sempre la macchina alla perfezione, sono stati i colleghi Erminia Zuccaro con il piccolo Martino junior e il presidente del Comitato scientifico del Premio, Pierfranco Bruni, che nel centenario della nascita di Rocco Scotellaro, ha sottolineato che «a scuola non si studiano autori importanti come lo scrittore e poeta lucano che ha tanto indagato le condizioni di povertà del Sud impostato la propria vita sulla politica e la cultura letteraria e sullo scrittore e giornalista calabrese Corrado Alvaro, uno dei massimi protagonisti della letteratura italiana».
Quindi, «concordando sul tema con Carlo Parisi che ha evidenziato l’impegno del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nella valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese», Bruni ha affermato che «anche i libri scolastici andrebbero riscritti perché troppi autori importanti, soprattutto del Mezzogiorno, sono stati per troppo tempo dimenticati».
Bruni ha, inoltre, ricordato un altro giornalista, Giuseppe Selvaggi, che a cento anni dalla nascita «ci induce a ridiscutere la Questione Meridionale». Tema sul quale l’assessore Gianluca Gallo ha ricordato che «la Calabria è una regione che non si è saputa raccontare al meglio. Per questo un premio come il Troccoli Magna Graecia è di vitale importanza per raccontare la storia di una regione da riscoprire per offrire alle nuove generazioni la possibilità di scegliere se partire, restare o magari tornare in Calabria».
Per la sezione “Saggistica” premiata la giornalista, insegnante e poeta Ilda Tripodi per la raccolta di liriche “La facitrice” (Rubbettino). «Onorata di ricevere dalla famiglia Zuccaro il premio che porta il nome di un intellettuale illuminato come Giuseppe Troccoli», Ilda Tripodi si batte «per riportare l’ora di poesia a scuola» convinta che «oggi abbiamo bisogno di ricercare nuovi linguaggi senza allontanarci dalle nostre radici profonde e di promuovere il volto pulito di una regione per troppo tempo fuori dai circuiti culturali nazionali. Per un nuovo umanesimo che non sia transumanesimo, realtà come il premio Troccoli ci educano quindi all’importanza del valore».
Sempre per la Saggistica premiato anche il cultore di studi storici Franco Liguori, mentre per il premio per la “Ricerca” è andato a Cecilia Perri, vice direttore del Museo Diocesano e Codex di Rossano. Menzione speciale, invece, allo studioso di etnologia e antropologia delle comunità albanofone calabresi Mario Bellizzi.
Per la sezione “Poesia” premiata la tarantina Rosaria Scialpi per il volume “Lembi di verità” (Pellegrini), mentre il Premio Speciale per la Cultura Biomedica è andato al prof. Nicola Amodio, docente di Patologia generale e Patologia clinica nell’Università di Catanzaro. Nella sezione “Onorare e Valorizzare le Eccellenze dei Giovani nelle Scuole e nelle Università”, riconoscimento alle cosentine Rosalba Giacobino di Canna ed Eliana Alagio di Cassano all’Ionio.
Infine, la “Targa Francesco Toscano” è andata al giornalista Roberto Messina per “Il Violino svelato. Intervista a Stefano Trabucchi” e “Tokio 2020, l’Italia chiamò”, entrambi di Academ Edizioni. «Lieto e onorato di questo riconoscimento che da anni è ormai un “brand”, un “faro” per la cultura, la letteratura, il giornalismo in Calabria e non solo», Messina ha spiegato che «L’Italia chiamò! è dedicato agli italiani medagliati alle Olimpiadi di Tokyo 2021: record di sempre, con 20 ori, 10 argenti, 10 bronzi.
È il racconto dettagliato delle biografie degli atleti e delle loro performances; ma soprattutto è una riflessione che abbiamo ritenuto utile e necessaria sui valori fondamentali ed eterni che insegna la pratica dello sport. Quelli cioè universali della competizione sana, leale, tra pari, in cui l’impegno, il sacrificio, l’esercizio, la costanza e le abilità portano alla vittoria, in un contesto agonistico in cui – detto con le parole di Shimon Peres, quanto mai attuali – “si vince senza uccidere, laddove in guerra si uccide senza vincere”».
Un messaggio di saluto è stato, infine, inviato dal segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Andrea Musmeci, che «nel solco della tradizione ha rinnovato il patrocinio alla manifestazione che rende onore alla Calabria, alla cultura e al giornalismo italiano». (giornalistitalia.it)
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