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Figec Cisal: “Auguri alla nuova Rai di Sergio e Rossi”

ROMA – «Con la nomina di Roberto Sergio ad amministratore delegato della Rai e quella, annunciata, di Giampaolo Rossi a direttore generale, cui seguiranno nuove nomine e/o conferme ai vertici delle macrostrutture, dei Tg-Gr e degli approfondimenti, si apre una nuova stagione per la maggiore azienda pubblica di informazione e cultura che – ci si augura – possa essere all’insegna del pluralismo e della libertà».
Lo afferma la Figec, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dei media, dell’editoria, dell’arte e della cultura, guidato dal segretario generale Carlo Parisi e dal presidente Lorenzo Del Boca e federato alla Cisal del segretario generale Francesco Cavallaro.
«Assolutamente positiva – affermano Parisi e Del Boca – è stata la rapidità con la quale il Governo ha sostituito il dimissionario Carlo Fuortes e la scelta di affidare il vertice direzionale della Rai a due professionisti “interni” all’azienda, protagonisti della storia della Rai, che sono a buon diritto considerati icone del mondo dei media, con un curriculum di “primi della classe”.

Lorenzo Del Boca e Carlo Parisi

Queste scelte – si spera – mettono la parola fine alla pratica del passato, nella quale i governi catapultavano ai vertici della Rai “professori” digiuni delle problematiche dell’informazione o scrittori per una ipocrita foglia di fico, che finivano per essere ciechi strumenti di ben più arguti disegni di potere».
La Figec Cisal evidenzia che «ai due manager di grande competenza e di grande tradizione, spetta il compito non facile di restituire alla Rai il ruolo di centro propulsore del sistema culturale italiano, all’insegna di un pluralismo delle idee e della libertà di esprimerle».
«Abbiamo fiducia che la professionalità dei nuovi vertici della Rai – sottolineano Parisi e Del Boca – non comporterà scelte unilaterali esclusivamente di segno politico opposto, che garantirà l’espressione delle diverse opinioni culturali e che privilegerà nell’informazione (Tg, Gr e trasmissioni di approfondimento) la scelta dei molti e validi professionisti “interni” alla Rai, riequilibrando l’offerta informativa senza condizionamenti di parte». (figec.it)

redazione

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