ROMA – Sostenere con borse di studio il percorso universitario dei figli dei professionisti iscritti alle casse previdenziali aderenti ad Adepp (Associazione degli Enti Previdenziali Privati), che comprende anche l’Inpgi, e aiutare finanziariamente gli studenti che saranno ammessi nei prossimi anni accademici ai Collegi Universitari di Merito: è l’obiettivo di un protocollo d’intesa triennale sottoscritto dall’Adepp, che rappresenta oltre 1 milione e 600 mila professionisti ordinistici e la Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (Ccum), che riunisce i 54 Collegi Universitari di Merito italiani riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) per un totale di oltre 4.000 studenti universitari.
Gli studenti sono ammessi ai Collegi attraverso un concorso che ne valuta i meriti scolastici e le motivazioni, indipendentemente dal reddito. I Collegi di merito sono enti non profit in cui gli studenti, oltre a usufruire di vitto e alloggio, seguono un percorso formativo ulteriore rispetto agli studi universitari, prevalentemente orientato alla preparazione al mondo del lavoro.
«Da sempre nel mondo delle professioni – commenta Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp – consideriamo il merito fondamentale per l’affermazione dei giovani in campo lavorativo. L’accordo sottoscritto da Adepp e Conferenza dei Collegi Universitari di Merito ci sembra dunque andare nella giusta direzione: sostenere gli studenti che dimostrino di avere potenzialità adeguate per entrare nel mondo delle professioni. A maggior ragione in un momento storico nel quale molte famiglie incontrano difficoltà economiche rilevanti nel garantire un percorso di studi universitari adeguato al livello di preparazione dei propri figli».
Il protocollo d’intesa siglato da Aepp e Ccum definisce le linee guida operative per la definizione e l’attuazione degli interventi di sostegno economico da parte degli enti associati ad Adepp. I bandi dei singoli enti dovranno indicare le risorse da destinare agli studenti, i criteri di assegnazione e le modalità di erogazione.
Nel 2022 le richieste di ammissione ai Collegi sono raddoppiate rispetto all’anno precedente. Il 47% dei “collegiali” segue corsi di laurea in area Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics), a fronte di una media nazionale del 24%, mentre il 16% appartiene all’area medica. Il 95,3% degli studenti dei Collegi conclude gli studi nei tempi previsti e il 97,5% ha un lavoro a un anno dalla laurea. (giornalistitalia.it)
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