TRIESTE – La Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione (Figec), federata Cisal, racchiude nel suo nome le ragioni e i motivi della mia adesione. Serve una completa riforma normativa del sistema dell’informazione e della comunicazione e ne sono convinto da tempo. Ed è necessario un sindacato che stimoli la politica italiana a prendere seriamente in considerazione questa necessità, per evitare di essere travolti dallo tsunami delle fake news.
L’INFORMAZIONE VIAGGIA SUL WEB MA LA LEGGE HA SESSANT’ANNI
GIORNALISTI E COMUNICATORI: SERVONO CONTRATTI ADEGUATI AI TEMPI
Parlare di giornalisti e di comunicatori significa spesso trattare della stessa persona, che incarna due professionalità la cui interazione all’interno di una struttura è continua.
Con l’avvento del digitale e dei social network tale impegno è quotidiano, fine settimana compresi, ma si esaurisce frequentemente in un volontariato non riconosciuto.
Nel rispetto delle singole mansioni serve maggiore attenzione alle professionalità del giornalista e del comunicatore. Sono inderogabilmente necessari contratti che prevedano e contengano le mutazioni e le necessità generate dalle agende del Terzo Millennio.
DIGNITÀ DI LAVORO E PREVIDENZA: CORRETTIVI PER IL FRUTTO DELL’INGEGNO
Esistono, poi, una dignità del lavoro e una dignità della previdenza che vanno garantite: è mai possibile che giornaliste e giornalisti impegnati quotidianamente sui vari fronti dell’informazione arrivino a guadagnare a fine mese meno di quanto si percepisce con il reddito di cittadinanza?
Non mi riferisco ad aiuti a pioggia, ma alla necessità che i finanziamenti statali assegnati per prepensionamenti e crisi aziendali prevedano obbligatoriamente contestuali investimenti in innovazione tecnologica, nuove assunzioni e adeguati emolumenti per i collaboratori. Tutto questo, ovviamente, necessita di una riforma normativa che ricomprenda le nuove professioni e le realtà di un moderno sistema dell’informazione.
CALANO LE VENDITE E GLI AIUTI, MA AL BAR UN GIORNALE È PER TUTTI
C’è un altro aspetto difficile da comprendere: assistiamo a una continua emorragia delle copie vendute dei quotidiani, ma vediamo nei bar le persone in fila per leggere il giornale. Viene spontaneo domandarsi perché ogni canzone che passa sulle casse di un un esercizio commerciale è soggetta alla Siae, mentre la lettura dei quotidiani da parte di milioni di persone vale, a spanne, la vendita di un giornale per bar.
La fame di notizie del web ha fatto crescere l’editoria, le tv e le radio digitali quale frutto dell’evoluzione dei tempi, ma quasi inesistenti a livello normativo. Anche in questo caso parliamo del giornalismo che si contrappone alla fake news presenti online. Giornalismo che andrebbe sostenuto e tutelato senza dimenticare i fotografi e i cineoperatori sempre più fondamentali per informare e comunicare attraverso social e piattaforme digitali.
SE NON VOGLIAMO VIVERE DI FAKE NEWS VANNO CREATE NUOVE REGOLE
IL MIO IMPEGNO PER L’INPGI PER UN VERO RINNOVAMENTO
Ancora una considerazione dopo oltre tre anni da consigliere generale dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani. Negli ultimi mesi ho visto appelli e raccolte firme su piattaforme specializzate con cui si chiede una moralizzazione nella gestione del futuro Inpgi. Beh, sono perplesso dal fatto che i promotori facciano parte della corrente sindacale che sta gestendo l’Istituto da molto tempo.
Mi piacerebbe un nuovo Inpgi che, con il patrimonio, creasse meccanismi di supporto agli associati, che siano mutui o prestiti agevolati non importa, ma che ripercorrano gli aiuti dati in passato dalla gestione principale ai giornalisti più giovani e in difficoltà. (figec.it)
Andrea Bulgarelli
CHI È ANDREA BULGARELLI
Laureato in Scienze Politiche con un master in Comunicazione nella Pubblica amministrazione, Andrea Bulgarelli è giornalista professionista iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 7 febbraio 1995. È stato per tre mandati consigliere regionale dell’Odg Fvg ed era nel direttivo di Assostampa Fvg prima scegliere di entrare in Figec. È tuttora consigliere generale e fiduciario per il Friuli Venezia Giulia dell’Inpgi.
La sua carriera professionale è iniziata nella redazione de Il Piccolo di Trieste, è stato programmista regista per Rai Fvg in una trasmissione dedicata all’università e alla ricerca e redattore di testi e inserti per la Spe Spa e la Manzoni & C. Spa, nonché direttore di testate di settore come Economia Giuliana, Trieste Economica e Venezia Giulia Economica.
Bulgarelli si è occupato di uffici stampa privati e pubblici anche nell’ambito transfrontaliero dell’Alpe Adria (tra Italia, Austria, Slovenia e Croazia), nonché della gestione di crisi in ambito aziendale.
Responsabile dell’Ufficio stampa e comunicazione del sistema camerale integrato della Venezia Giulia è anche condirettore della magazine di Unioncamere Economia & Imprese e responsabile per la stampa e la comunicazione, tra le altre, di fiere internazionali quali TriestEspresso Expo e Olio Capitale. La sua esperienza nei settori della comunicazione e dell’informazione privata e pubblica lo hanno portato a tenere corsi di formazione in questi ambiti.
È socio promotore e consigliere nazionale Figec-Cisal. (figec.it)
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